Città metropolitana, Zoagli dice no

Stasera, in consiglio comunale, la delibera con cui l’amministrazione boccerà l’idea di Genova. Da Rapallo, la preoccupazione di Capurro: “Facciamoci sentire o sembrerà che tutti vogliano La Spezia”.

C’è un primo no, ufficiale, da parte di un Comune del territorio del Levante, all’ingresso nella Città metropolitana di Genova, così come sarebbe previsto dalla legge della spending review, che assegna a questi nuovi organismi istituzionali i territori delle province che vengono dismesse. Il no è quello di Zoagli, che voterà, stasera, in consiglio comunale, una delibera che esprime contrarietà alla città metropolitana e favore alla Provincia del Levante con capoluogo Spezia. Sentiamo le ragioni dal sindaco, Rita Nichel.

“Anche se la legge, ad oggi, prevede una certa autonomia per i Comuni che entrano nella città metropolitana, sia considerando la vecchia legge sulle città metropolitane, sia pensando a tutti i cambiamenti che sono in atto e potrebbero ancora maturare, riteniamo che quella sia una scelta da non perseguire. Zoagli, del resto, non ha nulla a che vedere con una realtà metropolitana”.

Ma ci sono margini per pensare ancora alla Provincia del Levante?

“Questo non lo so. Lo spero tanto. Sinceramente, non so se sia più utile una Città metropolitana o una Provincia di Genova, però, visto che è questa la realtà con cui ci confrontiamo adesso, lasciamo Genova essere una città metropolitana. Noi preferiamo continuare ad essere un territorio con autonomia di gestione e con la possibilità di lavorare molto sulla vocazione turistica del nostro territorio. Noi, per Zoagli, auspichiamo una Provincia che possa lavorare in questa direzione”.

 

Nel frattempo, però, c’è anche chi lavora proprio nella direzione contraria, a favore della scelta genovese, in vista del parere definitivo che il Consiglio delle autonomie locali dovrà formulare martedì prossimo. E’ il presidente del consiglio comunale di Rapallo, Armando Ezio Capurro, che oggi si rivolge al sindaco, Giorgio Costa, così: “Visto che la delibera di Zoagli e di altri potrebbe far pensare al Consiglio delle autonomie locali che l’intero Tigullio voglia andare con Spezia, penso che la giunta dovrebbe prendere una urgente delibera che dica che la mancata delibera del consiglio comunale non sta a significare che Rapallo non voglia far parte della città metropolitana, ma che Rapallo è in linea con la legge, che prevede, in mancanza di delibera contraria, che “il territorio della città metropolitana coincide con quello della provincia contestualmente soppressa””.