Cimitero di Camogli, si indaga per frana colposa. Da domani il recupero delle bare

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Crollo del cimitero di Camogli, la Procura di Genova ha aperto un fascicolo per frana colposa.

Al momento il fascicolo è a carico di ignoti. Finora sono state recuperate una decina di bare delle circa duecento che si ipotizza siano cadute in mare. Le salme identificate sono cinque. Questa mattina c’è stato un sopralluogo con l’ausilio dei droni messi a disposizione dalla Regione. È stato effettuato anche un sopralluogo via mare con rilievo fotografico. Nel pomeriggio in Comune è stato poi effettuato il punto della situazione, alla presenza dell’assessore regionale Giacomo Giampedrone. Nella parte alta del cimitero sono stati evidenziati dei volumi in equilibrio, mentre non sono stati riscontrati particolari problemi nella strada al limite della zona interessata. Già domani dovrebbero iniziare le operazioni di recupero delle salme, con l’ausilio di pontoni in mare. Il lavoro però non potrà essere capillare fino a che lo smontaggio di ciò che è appeso nel cimitero tra le parti pericolose e pericolanti non sarà effettuato. Per il riconoscimento delle salme si pensa al test del dna e viene valutata anche la possibilità di attivare un supporto psicologico per i parenti dei defunti le cui bare sono precipitate in mare. Sul tema si registra anche la dura presa di posizione di Rifondazione Comunista, secondo cui quanto accaduto a Camogli «è l’esatta fotografia di quanto avviene quando l’incuria del territorio diventa regola».

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Giampedrone oggi in Comune a Camogli