Chiavari, l’indagine sulla pulizia spiaggia: “Si verifichino anche responsabilità politiche”

Palazzo Bianco, sede del municipio di Chiavari
Palazzo Bianco, sede del municipio di Chiavari
Palazzo Bianco, sede del municipio di Chiavari

Lo dice Giovanni Giardini, secondo il quale non è chiaro il preventivato aumento della Tari, rispetto al pagamento fermo ai 40mila euro preventivati. Anche per il Pd, “amministrazione quanto meno non trasparente”.

Fa discutere il mondo politico di Chiavari l’indagine della Guardia di finanza sulla pulizia dalle alghe della spiaggia del porto. Giovanni Giardini, uno dei firmatari dell’esposto da cui sono partite le verifiche, dice che “i funzionari comunali sono l’anello debole della macchina amministrativa” e aggiunge: “Mi auguro che il lavoro d’indagine intrapreso dalla Guardia di Finanza metta in gioco anche le ipotetiche responsabilità politiche”. Giardini ricorda, in particolare, che il sindaco Levaggi, prima di limitare il pagamento della fattura a soli 40mila euro, aveva dichiarato che l’aumento della TARI nel 2014 era dovuto alla pulizia delle spiagge, con spese per “quasi 337mila euro lordi”.  “Perché sono state aumentate le tasse ai cittadini? Dove , come, e quando sono stati spesi i soldi dell’aumento TARI di allora?”, si chiede il consigliere di minoranza.  Sulla vicenda, perviene anche una nota dal Pd cittadino, firmata dalla consigliera comunale Alessandra Stagnaro e dal segretario Mauro Ferretti. Anche per loro, “l’intera sequenza di eventi chiama in gioco chiare responsabilità politiche da parte dell’amministrazione in carica, che, quanto meno, non si è resa disponibile ad un impegno di trasparenza nei confronti della cittadinanza”.