Carcere di Chiavari, è guerra tra il Sappe e il direttore

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La casa di reclusione di Chiavari

Una dichiarazione che il direttore avrebbe pronunciato durante una riunione sindacale viene giudicata “censurabile sotto ogni profilo” dal Sappe, che chiede di valutare la possibilità di una rimozione e non escludere di procedere per vie legali.

E’ guerra aperta tra il Sappe, il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, e il direttore della casa di reclusione di Chiavari. Il sindacato ha infatti scritto alla Direzione generale del personale e delle risorse, al capo di gabinetto del Ministro della Giustizia e al capo del dipartimento dell’amministrazione penitenziaria per lamentare che, nel corso di una riunione sindacale dello scorso 20 novembre, il direttore avrebbe dichiarato che “gli interventi del Sappe suscitano ribrezzo”. La lettera del Sappe usa il condizionale e porta come prova una dichiarazione contenuta nel verbale della riunione di un dirigente dello stesso sindacato. Il Sappe giudica tale affermazione censurabile sotto ogni profilo e chiede di valutare la possibilità di rimuovere il direttore. Il sindacato si è anche rivolto ad uno studio legale per valutare la possibilità di procedere per vie legali.