Bolkestein, Vaccarezza (FI) alla vigilia della sentenza: “Il Governo non ha fatto nulla per tutelarci”

Concessioni fino al 2020, domani la sentenza
Concessioni fino al 2020, domani la sentenza
Concessioni fino al 2020, domani la sentenza

Domani la sentenza della Corte di Giustizia Europea sulla proroga fino al 2020 per le concessioni ai balneari. Il capogruppo di Forza Italia in Regione Angelo Vaccarezza: “Quali scenari in caso si stabilisca che la presenza dei nostri concessionari è illegittima a casa loro?”.

Bolkestein. “Renzi ce l’ha fatta: domani andremo a sentenza, la Corte di Giustizia Europea deciderà il destino di trentamila aziende italiane e lo farà senza che il Governo abbia messo in campo alcun provvedimento a loro tutela». A dirlo alla vigilia della sentenza della Corte di Giustizia europea sulla proroga fino al 2020 delle concessioni per gli stabilimenti balneari è il capogruppo di Forza Italia in Regione Angelo Vaccarezza: “Non è stato fatto nulla affinché le aziende italiane avessero gli stessi diritti di quelle francesi, portoghesi, croate o spagnole. Noi chiedevamo un provvedimento che ci mettesse al riparo da un’eventuale sentenza negativa della Corte. Perché anche se domani decidessero per la scadenza della proroga al 2020, la questione non sarebbe risolta, ma se ci dovessero dire che il 31 dicembre 2015 non era derogabile e quindi che la presenza dei nostri concessionari è illegittima a casa loro, quali scenari si aprirebbero?”. Il Capogruppo di Forza Italia si rivolge dunque al Governo e al Ministro Costa: «Questo è il frutto di un pessimo lavoro fatto dal Partito Democratico – dice ancora Vaccarezza – noi non accettiamo l’elemosina. Non pensate a provvedimenti fatti in modo da garantire solo qualche anno di sopravvivenza, per poi vendere le spiagge a capitali di dubbia provenienza. Noi vogliamo un provvedimento serio che, a prescindere dalla sentenza, tuteli le trentamila aziende italiane, i cui diritti  non sono negoziabili con nessuno, nemmeno con l’Europa a trazione tedesca che salva le fonti di acque minerali e ammazza gli stabilimenti balneari italiani”.