Autosilo di Recco, “Il Comune pagherà per anni”

Autosilo di Recco, “Il Comune pagherà per anni”
Il progetto dell'autosilo al centro della polemica

Preoccupazione fra i consiglieri firmatari dell’ennesima interpellanza sull’autosilo di Recco. La questione riguarda in particolare il mancato conteggio degli oneri a carico del Comune nei prossimi anni.

I consiglieri comunali del comune di Recco Marcello Napoli, Alberto Balletto, Carlo Cipriani, Luciano Caddeo, Andrea Ferreccio e Anna Oneto presentano una nuova intrepellanza sull’autosilo. “Oltre al danno ambientale che ricadrà sui nostri giovani studenti,nella documentazione allegata al permesso di costruire e nella convenzione stipulata fra il Comune di Recco, l’Istituto Diocesano Sostentamento del Clero e l’Immobiliare Lago, abbiamo notato molte incongruenze che  vanno a discapito della città, caricandola, oltre che di brutture scandalose e di cantieri privati aperti per anni e anni,  anche di costi aggiunti per tutti gli anni a venire”. In particolare, “non è riportata la reale somma dovuta dal soggetto attuatore al comune di Recco per oneri di urbanizzazione e non è indicato il conteggio degli oneri che saranno negli anni a seguire a carico del Comune per la gestione degli immobili e delle aree cedute – scrivono i consiglieri -. Inoltre l’area destinata a futura palestra, ceduta al Comune, è computata lorda e non è stata valutata la sua reale consistenza al netto delle intercapedini e di altre servitù, mentre nel cedere al Comune la copertura dell’autorimessa per uso di posteggio pubblico, non si fa cenno al fatto questa proprietà diverrà parte di un condominio e sarà perciò soggetta ad un  regolamento condominiale ancora da definire, con spese di amministrazione che andranno a gravare nei bilanci futuri del Comune sia nelle spese correnti che nel caso di manutenzione straordinaria. Lo stesso vale per il parcheggio pubblico coperto comprendente 6 posti auto e 8 posti moto e per i marciapiedi pubblici su via Milite Ignoto in sostituzione di quello esistente. C’è poi anche il problema della servitù di passaggio che il Comune dovrà cedere e che è situata  all’interno dell’area scolastica”.