Atp, sindacati contro la vertenza legale dei 300 lavoratori dissidenti

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Martedì l'atteso referendum tra i lavoratori
Martedì il referendum tra i lavoratori di Atp

“I loro legali chiedono 600 euro a testa per arrivare alle stesse condizioni dell’accordo da noi sottoscritto. E’ chiaro che l’unica transazione possibile è quella che proponiamo noi”.

Si avvicina il referendum tra i lavoratori di Atp per recepire l’accordo sottoscritto da azienda e sindacati il 19 marzo. Le urne saranno aperte martedì prossimo ma rimane forte il dubbio legato, in particolare, all’atteggiamento dei lavoratori che, invece, avevano presentato una causa legale per recuperare l’indennità integrativa, cancellata, unilateralmente, dall’azienda. Le segreterie di Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal, Ugl rendono noto, adesso, il contenuto della corrispondenza tra l’avvocato dell’azienda e le due che rappresentano i lavoratori ricorrenti, per sottolineare che le due hanno quantificato in 600 euro a ricorrente, per un totale di 180mila euro, la richiesta per effettuare la transazione giudiziaria. “Questo chiude ogni margine di trattativa con l’azienda”, sottolineano i sindacalisti, aggiungendo: “La loro richiesta di transazione ha gli stessi contenuti dell’accordo sindacale. Adesso appare chiaro che, invece, solo la transazione in sede sindacale può concludere positivamente la vicenda, peraltro gratis”