Artigianato, la lenta uscita dalla crisi

I dati dell’’Osservatorio regionale dell’artigianato sul secondo semestre 2011 evidenzian0 un trend positivo per il settore manifatturiero. Ancora difficoltà per le costruzioni e i servizi alla persona.

Dopo la stangata dei dati relativi al lavoro nella Provincia durante il 2010, con le sue 3mila unità in meno e la disoccupazione in aumento insieme al ricorso agli ammortizzatori sociali, i dati forniti dall’Osservatorio regionale dell’artigianato sul secondo semestre 2011, confortano un po’, anche se non più di tanto. Se infatti sono migliorate ancora le performance del settore manifatturiero, sono stazionarie quelle del settore dei servizi alle imprese, peggiorano quelle nel ramo dei servizi alla persona e permangono ancora difficoltà per il settore costruzioni. Il 73,6% delle imprese sposta a dopo il 2012 l’uscita dal tunnel della crisi. “Si conferma la tendenza di migliori condizioni per le imprese internazionalizzate – commenta Luca Costi, segretario regionale di Confartigianato Liguria – Tra i fattori di ostacolo le imprese segnalano la pressione fiscale, la mancata ripresa della domanda e la concorrenza sleale. In leggero calo le segnalazioni su eccessiva burocrazia e difficoltà di accesso al credito, anche se restano eccessive le richieste di garanzie bancarie e alti costi del denaro”. Sempre secondo le imprese, sebbene sia valutato positivamente l’impegno della Regione manifestato tramite i provvedimenti di semplificazione e il riconoscimento delle microimprese, il percorso va accelerato e occorre anche ridurrei tempi di pagamento da parte della pubblica amministrazione, avvicinando i termini di pagamento dei beni e servizi ai trenta giorni, stabiliti dalla vigente normativa statale e comunitaria.