Area ex Italgas, per “Noi di Chiavari” la cementificazione è colpa dell’attuale giunta

Roberto Levaggi
Roberto Levaggi
L’ex sindaco Roberto Levaggi

“Con noi non ci sarebbero state residenze”, sostiene l’ex sindaco Roberto Levaggi, ora capogruppo di opposizione.

Continua a far discutere, a Chiavari, il progetto di riqualificazione dell’area ex Italgas in fregio a Via Trieste, che prevede nuove unità residenziali. Ricordiamo anche che a Chiavari è nato un comitato che si batte contro la cementificazione dell’area e che ha già raccolto oltre mille firme. Ovviamente il dibattito impegna la politica. Il gruppo “Noi di Chiavari” questa mattina, nel corso di una conferenza stampa, ha ribadito che il Piano Urbanistico Comunale previsto dall’amministrazione Levaggi avrebbe impedito la cementificazione.

“Il progetto – ha detto Levaggi – nasce dalle varianti in itinere che la giunta Di Capua e l’amministrazione attuale hanno apportato nel dicembre 2018, facendo scadere il nostro piano che prevedeva un’area a servizi e a parcheggi, per almeno i due terzi dell’area stessa. Togliendo il vincolo di servizi e mettendo nel tessuto urbano tutta l’area Italgas, automanticamente si possono costruire residenze. E’ vero che esisteva già dal 2009 il cosidetto Piano Casa, poi integrato con altre leggi, ma questo prevede che si possono aumentare i volumi laddove ci siano da fare delle riqualificazioni di edifici industriali, ormai dismessi. Lasciando la nostra destinazione a servizi e parcheggi, si sarebbero potuti fare volumi, ma magari di scuole o di centri polivalenti. E comunque noi avevamo chiesto che gran parte dell’area fosse destinata a parcheggi. Quindi è falso quanto afferma l’attuale sindaco quando dice che con noi ci sarebbe stato più cemento. Con noi, di sicuro, non ci sarebbero state residenze. Il cemento, qualora ci fosse stato, sarebbe stato di pubblica utilità, a favore del quartiere e del comprensorio”.