Alloggi invenduti e operazioni immobiliari ferme: a Sestri si cambia

La fase di lavori nell
La fase di lavori nell'area dietro la chiesa di Pila
La fase di lavori nell’area dietro la chiesa di Pila

Criteri meno rigidi per la possibilità di acquisto delle prime case in costruzione, soprattutto a Pila e Santa Vittoria. Ghio: “I rischi sono case vuote e contropartite pubbliche non realizzate”.

Il Comune di Sestri Levante rivede le convenzioni per gli interventi di edilizia già programmati e, al meno in parte, realizzati, che però non riescono a completarsi, per difficoltà di vario genere, economiche e burocratiche. Gli esempio sono quelli di Pila e Santa Vittoria, per i quali, dice il sindaco, Valentina Ghio, si procederà ad “aggiornare le relative convenzioni urbanistiche con le società cooperative, per completare i programmi già impostati”, perché “il duplice rischio è “non vedere realizzate le opere pubbliche collegate agli interventi” e “vedere escludere dalla disponibilità di prima casa alloggi già realizzati”. Rimarranno rigidi, sebbene allenati, i criteri per l’assegnazione di questi alloggi. Si richiedono, infatti, la residenza a Sestri Levante di tutti i componenti della famiglia assegnataria, con almeno un componente lavoratore nelle province di Genova o La Spezia, se non siano tutti disoccupati, e comunque senza alcuna titolarità su altre abitazioni in zona. Prima, il divieto era per qualsiasi abitazione sull’intero territorio nazionale. Gli appartamenti così ottenuti non dovranno essere rivenduti prima di cinque anni e comunque solo ad altri residenti a Sestri, privi di altre prime case a disposizione.